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IN RISPOSTA A M.FERRAGUTI
di Mihael Georgiev -31/07/09 -
 


FRAINTENDIMENTI SUI RITROVAMENTI FOSSILI


di Mihael Georgiev


Nella presentazione dei video sui fossili avevo scritto che ”ben 85% degli animali esistenti sono presenti anche come fossili” (vedi http://www.creazionismo.org/articolo.asp?id=199).


Quanto scritto è stato contestato da Marco Ferraguti, Professore di Evoluzione biologica all'Università di Milano, come fuorviante: il lettore non specialista potrebbe capire che l'85% delle specie oggi esistenti siano esistite sempre, e ciò' è falso. “Si fa” - “un pessimo servizio alla diffusione della scienza trasmettendo idee sbagliate”.


Ferraguti ha ragione. Ringraziandolo dell'osservazione, chiedo scusa ai lettori per quanto scritto sopra. Ecco come stanno e cose. La frase “ben 85% degli animali esistenti sono presenti anche come fossili” contiene, infatti, un numero (85%) da me inventato. Si tratta della media aritmetica che ho ricavato dall'informazione contenuta nelle pagine 347-396 della terza edizione di A.S. Romer, Vertebrate Paleontology, Chicago, University of Chicago Press, 1966. Ecco i dati riportati nel testo di Romer: dei vertebrati terrestri attualmente classificati sono stati trovati fossilizzati il 97,7% degli ordini e 79,1% delle famiglie; se escludiamo gli uccelli, il numero di famiglie sale al 87,8%


Dove ho sbaglaito? Nel non indicare le unità classificative (tassonomiche) ai quali si riferisce l'85%. E questo è fuorviante, perché fraintendibile. La classificazione dei viventi ha sette gruppi principali. Questi sono regno, phylum o divisione, classe, ordine, famiglia, genere e specie. Ciascuna delle unità maggiori contiene più unità minori. Famiglie e ordini sono unità maggiori rispetto a specie, cioè raggruppano più specie. Ad esempio, le 200 “razze” o sottospecie canine oggi esistenti appartengono alla famiglia dei Canidi che comprende quattro gruppi: i lupi, le volpi, il coyote e lo sciacallo, che a loro volta appartengono, insieme ad altre famiglie (ad esempio i felini) all'ordine dei carnivori. Parlando di fossili degli ordini e delle famiglie, vuol dire che ci sono tutti i carnivori e 85% dei canidi, ma non certamente 80% o 98% degli oltre 200 specie, sottospecie o razze di cani oggi esistenti. Lo stesso vale, ad esempio, per le tante specie di anatre, selvatiche e domestiche, appartengono alla famiglia degli Anatidi che a sua volta è composta da cinque tipi di uccelli: anatre, oche, cigni, dendrocigne, volpoche che, insieme ad altri uccelli, appartengono all'ordine degli Anseriformi.


I fossili, quindi sono in parte diversi dalle forme oggi esistenti, e questo conferma che esiste una storia evolutiva, ma quale? L'evoluzione osservata, quella che riguarda le unità tassonomiche minori, è sotto gli occhi di tutti. Essa però non produce novità clamorose, ma varianti all'interno di gruppi piuttosto ristretti di animali. Ciò di cui discutiamo è però l'evoluzione insegnata a scuola - che io chiamo evoluzione supposta – quella che pretende di spiegare anche l'origine delle unità tassonomiche maggiori, e che comporta la trasformazione degli organismi unicellulari in organismi pluricellulari, degli invertebrati in vertebrati, dei pesci in anfibi, degli anfibi in rettili, uccelli, mammiferi e così via fino all'uomo. A questo tipo di evoluzione i fossili non danno grande sostegni: i maggiori gruppi stanno lì da milioni di anni. Senza contare che quando si trova il fossile “antico” di un animale vivente oggi oppure si scopre un “fossile vivente”, cioè un animale che si credeva estinto perché conosciuto solo come fossile, beh non ne esce molto bene la teoria della trasformazione delle specie, che trasforma o conserva a piacimento, come un capriccioso dio della mitologia greca.


Questo è il messaggio dei video di Harun Yahya.


 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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