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EVOLUZIONE ED UMORISMO
di Mihael Georgiev - 16/07/09 -
 

Richard Dawkins e i Simpson


In diversi video Dawkins segue il copione dal famoso cartone


di Mihael Georgiev


In un video sui Simpson (vedi http://video.tiscali.it/categorie/Humor/10543.html) gli alunni – istruiti nella teoria dell'evoluzione – ridicolizzano gli insegnanti creazionisti. Il video appartiene al genere “umorismo”, come si legge nel link. Ma le argomentazioni del più grande divulgatore dell'evoluzione includono ragionamenti altrettanto umoristici.


Il 14 febbraio 1986 Richard Dawkins ha partecipato ad un dibattito di quattro ore all'Università di Oxford con A. E. Wilder Smith (1915-1995). All'epoca Dawkins era docente di zoologia al New College (Oxford), mentre Wilder Smith, generale con tre stelle alla nato e uno dei pionieri del creazionismo scientifico europeo, aveva tre lauree a aveva lavorato come direttore di ricerca e consulente di alcune delle più grandi industrie farmaceutiche, docente di chimica, chemioterapia e farmacologia in diverse università in Svizzera, Norvegia, Turchia e gli USA, dove ha ricevuto per tre anni consecutivi, dalla Facoltà di Medicina dell'Università di Illinois, il <<Golden Apple Award>> per miglior corso di studio, e per quattro anni il premio per miglior docente. La targa dell'ultimo Golden Apple Award recava la scritta <<Egli ha fatto di noi non solo scienziati migliori, ma anche uomini migliori>>.


L'esito del dibattito non è piaciuto a Dawkins, che da allora si rifiuta di affrontare a tu per tu chi la pensa diversamente sull'evoluzione. Non solo, ma scrive nei suoi libri e non perde occasione di ripetere che chi rigetta l'evoluzione o è ignorante, o è stupido, o è entrambe le cose. Lo era, quindi, anche Wilder Smith, perciò non impressionatevi del suo curriculum che avete appena letto.


Nel frattempo Dawkins (istruito ed intelligente), ha fatto anch'egli una buona carriera accademica. Prima è passato all'insegnamento di zoologia all'università di Oxford, poi dal 1995 è stata creata per lui – sempre a Oxford – la cattedra di divulgazione scientifica ( Pubblic under standing of science), che egli lasciò nel mese di settembre 2008.


Autore prolifico e ottimo scrittore, Dawkins vende milioni di copie dei suoi libri, ed è chiamato a far conferenze sull'evoluzione in tutto il mondo. Va da sé che non ha tempo da perdere in incontri con antievoluzionisti, che sono oltretutto stupidi, ignoranti o entrambe le cose; se vogliono istruirsi, leggano i suoi libri (giusto).


Per i meno pazienti ci sono ora anche diversi video, purtroppo in inglese. E in questi c'è sempre qualche sorpresa, certo non per la fallacità del ragionamento o l'inconsistenza delle tesi sostenute, magari perché non è facile spiegare cose difficili a l grande pubblico, chissà.


La domanda è sbagliata.


Fatto sta che spesso Dawkins, immerso nella scienza, finisce per recitare un copione da Simpson. Nell'intervista fatta da un equipe australiana e che potete vedere su http://www.youtube.com/watch?v=zaKryi3605g&NR=1, ad un certo punto l'intervistatrice gli chiede:”Può dare un esempio di mutazione genetica o processo evolutivo nel quale si vede un aumento dell'informazione del genoma?” Segue una pausa di 11 secondi (vedere il video), poi Dawkins riprende parlando a ruota libera e fregandosene della domanda. Ancora più istruttivi i diversi video di evoluzionisti, probabilmente amatoriali, che lo difendono con argomento come “ è una domanda tipica creazionista”, “ uno deve riflettere prima di dare una risposta in materia così complessa” ecc. A Dawkins, insomma, non basta non incontrare oppositori, non gli devono fare nemmeno certe domande. Ma la chicca sono coloro che cercano di dare la risposta (vedere i video di risposta): l'esempio c'è, ed è la sindrome di Down, nella quale c'è un cromosoma (il numero 21), che anziché doppio (due cromosomi), è triplo (tre cromosomi), quindi si tratta di mutazione evolutiva con aumento dell'informazione del genoma. Elementare Watson! Chi l'avrebbe mai pensato! A prescindere che, per quanto mi sforzo di pensare politicamente corretto, mi è difficile considerare la sindrome di Down “evoluzione”, rimane il fatto che il doppione di cromosoma è tanto aumento d'informazione, quanto lo sarebbe un manuale d'istruzione con una pagina doppia rispetto al manuale regolare.


Lo scienziato non è poi tanto scienziato.


Ma, se nel video discusso sopra si potrebbe comunque pensare ad una trappola tesa da creazionisti camuffati da equipe televisiva neutrale, ancora più interessante è l'intervista rilasciata da Dawkins Bill Mahler per una TV americana vedi http://www.youtube.com/watch?v=4tRpbkpNpgw&feature=rec-HM-fresh+div.



Qui Dawkins gioca fra le mura di casa..L'intervistatore è un suo tifoso e lo sostiene con orgoglio. Parlando dell'ultimo libro di Dawkins (la delusione di Dio), entrambi ridono degli scemi che credono nel serpente parlante (descritto nel libro della Genesi). Poi ad un certo punto l'intervistatore chiede: “Va bene, Richard, io sono d'accordo con te. Ma come spieghiamo agli altri il fatto che esistono scienziati che non credono nell'evoluzione o sono addirittura creazionisti? Ad esempio il direttore del Progetto Genoma umano, Francis Collins (nato nel 1950), che sostiene che nel genoma si vede il “linguaggio di Dio”? Questa volta Dawkins ha bisogno di una pausa di riflessione e risponde subito:” Collins non è poi tutto questo scienziato, è piuttosto il direttore, una specie di amministratore del progetto”. Ora, sul curriculum di Collins sorvoliamo, ma per quanto riguarda la carriera, nel 1993 egli subentrò come direttore del National Center for Human Genome Research a James Watson, premio Nobel per la scoperta della struttura del DNA. Poiché la risposta di Dawkins era assurda persino per l'amico intervistatore (altro che i Simpson), il dialogo è continuato. Nella sua infinità bontà Dawkins non ha specificato se Collins è ignorante, stupido o entrambe le cose, ma ha corretto il tiro dicendo che sì, magari Collins crede in qualcosa, come altri scienziati, ma in un vago teismo, non certo nei serpenti parlanti.


Di video c'è ne tanti, ma per capire lo spessore degli argomenti bastano questi due.

 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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