SCOPERTO
UN NUOVO ANTENATO DELL'UOMO.
Non
più africano ma europeo, vissuto 11,9 milioni di anni fa.
di
Mihael Georgiev
Il
1° giugno c.a. la prestigiosa rivista PNAS (Proceedings of the
National Academy of Sciences, USA) nella sua edizione online che
anticipa la pubblicazione stampata, ha annunciato la scoperta di un
fossile, finora sconosciuto, di primate (il gruppo al quale
appartengono lo scimpanzé, l'orango, il gorilla e l'uomo).
La
notizia come al solito ha fatto il giro del del mondo.
vedi:http://www.scienze.tv/node/4517
e
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_985927651.html).
Il
fossile, datato alla metà del miocene (11,9 milioni di anni
fa), è stato trovato in Spagna e per gli scopritori suggerisce
nuove ipotesi sull'evoluzione umana. Come si usa fare in questi casi,
gli autori prima hanno affondato l'ipotesi ufficiale che da alcuni
decenni considera l'uomo comparso in Africa:
<<
Le australopitecine […] sono state proposte [come antenato
più vicino dell’uomo],ma fino ad oggi i fossili troppo
scarsi e frammentari hanno impedito di provare questa ipotesi>>.
Ora
che i nuovi frammenti fanno proporre una nuova ipotesi, si può
impunemente sottolineare la precarietà della precedente.
La
rivendicazione europea della paternità dell'uomo ha segnato
due colpi grossi nello spazio di due settimane: prima in Germania con
il Darwinius masillae (il lemure di 47 milioni di anni fa),
ora in Spagna con il Anoiapithecus brevirostris ( il nome scientifico
del nuovo fossile di primate).
La faccia –
più esattamente la ricostruzione della stessa dai frammenti
del Anoiapithecus brevirostris – mostra caratteristiche più
vicine a quelle della faccia umana, come ad esempio la mandibola meno
sporgente rispetto alle scimmie, ed è soprattutto questo che
ha entusiasmato i ricercatori delle università di Barcellona e
Firenze, facendoli proporre teorie alternative per l'origine
dell'uomo.
Sarà
la rivincita dell'Europa sull'Africa?I nostri antenati erano europei
e più antichi di quelli africani? In fondo siamo noi <<il
vecchio mondo>>, no?
Poi se erano
tedeschi o mediterranei ce la disputeremo a Bruxelles, abbiamo
parlamento (appena rinnovato) e corte pure. A cosa è dovuto
questo <<contrordine compagni>>?
Alcuni da molto
tempo considerano l'affermarsi dell'ipotesi africana dell'uomo come
dovuta al <<politicamente corretto>> piuttosto che alle
<<prove>> paleontologiche.
Forse è
un'evoluzione del politicamente corretto piuttosto che della specie
umana, questione geopolitologica piuttosto che paleontologica?
Scherzi
a parte, in attesa di leggere i dettagli e le discussioni che
seguiranno, di più ora non possiamo dire. Prima di prendere
per oro colato le opinioni dei ricercatori, non perdiamo di vista il
problema generale della ricostruzione della supposta origine
evolutiva dell'uomo: nel 2001 Henry Gee, uno degli editori di Nature,
scriveva che <<le evidenze fossili della storia evolutiva
dell'uomo sono frammentarie e aperte a diverse interpretazioni. Le
evidenze fossili dell'evoluzione degli scimpanzé sono
completamente assenti».
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