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EUROPEI O AFRICANI?
di Mihael Georgiev - 10/06/09 -
 



SCOPERTO UN NUOVO ANTENATO DELL'UOMO.

Non più africano ma europeo, vissuto 11,9 milioni di anni fa.

di Mihael Georgiev

Il 1° giugno c.a. la prestigiosa rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences, USA) nella sua edizione online che anticipa la pubblicazione stampata, ha annunciato la scoperta di un fossile, finora sconosciuto, di primate (il gruppo al quale appartengono lo scimpanzé, l'orango, il gorilla e l'uomo).

La notizia come al solito ha fatto il giro del del mondo.

vedi:http://www.scienze.tv/node/4517 e http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_985927651.html).



Il fossile, datato alla metà del miocene (11,9 milioni di anni fa), è stato trovato in Spagna e per gli scopritori suggerisce nuove ipotesi sull'evoluzione umana. Come si usa fare in questi casi, gli autori prima hanno affondato l'ipotesi ufficiale che da alcuni decenni considera l'uomo comparso in Africa:

<< Le australopitecine […] sono state proposte [come antenato più vicino dell’uomo],ma fino ad oggi i fossili troppo scarsi e frammentari hanno impedito di provare questa ipotesi>>.1

Ora che i nuovi frammenti fanno proporre una nuova ipotesi, si può impunemente sottolineare la precarietà della precedente.

La rivendicazione europea della paternità dell'uomo ha segnato due colpi grossi nello spazio di due settimane: prima in Germania con il Darwinius masillae (il lemure di 47 milioni di anni fa), ora in Spagna con il Anoiapithecus brevirostris ( il nome scientifico del nuovo fossile di primate).

La faccia – più esattamente la ricostruzione della stessa dai frammenti del Anoiapithecus brevirostris – mostra caratteristiche più vicine a quelle della faccia umana, come ad esempio la mandibola meno sporgente rispetto alle scimmie, ed è soprattutto questo che ha entusiasmato i ricercatori delle università di Barcellona e Firenze, facendoli proporre teorie alternative per l'origine dell'uomo.

Sarà la rivincita dell'Europa sull'Africa?I nostri antenati erano europei e più antichi di quelli africani? In fondo siamo noi <<il vecchio mondo>>, no?

Poi se erano tedeschi o mediterranei ce la disputeremo a Bruxelles, abbiamo parlamento (appena rinnovato) e corte pure. A cosa è dovuto questo <<contrordine compagni>>?

Alcuni da molto tempo considerano l'affermarsi dell'ipotesi africana dell'uomo come dovuta al <<politicamente corretto>> piuttosto che alle <<prove>> paleontologiche.

Forse è un'evoluzione del politicamente corretto piuttosto che della specie umana, questione geopolitologica piuttosto che paleontologica?

Scherzi a parte, in attesa di leggere i dettagli e le discussioni che seguiranno, di più ora non possiamo dire. Prima di prendere per oro colato le opinioni dei ricercatori, non perdiamo di vista il problema generale della ricostruzione della supposta origine evolutiva dell'uomo: nel 2001 Henry Gee, uno degli editori di Nature, scriveva che <<le evidenze fossili della storia evolutiva dell'uomo sono frammentarie e aperte a diverse interpretazioni. Le evidenze fossili dell'evoluzione degli scimpanzé sono completamente assenti».2









2Henry Gee, «Return to the planet of the apes». Nature, 2001;412: 131-132 (12 July).

 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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