Sir John Maddox,
1925 – 2009
di Mihael Georgiev
Il
12 aprile c.a. è morto John Maddox, editore per 20 anni della
rivista britannica Nature, rivale dell’americana Science
per il titolo di rivista scientifica più importante del mondo.
La rivalità tra inglesi e americani in campo accademico è
fortissima, con toni da campanilismo italiano conditi con il
proverbiale umorismo inglese. Maddox ha diretto Nature in due
periodi distinti, 1966–73 e 1980–95, trasformandola da
pubblicazione amatoriale in rivista scientifica internazionale di
primo piano e raggiungendo ottimi risultati commerciali. Per il
lavoro svolto Maddox è stato nominato baronetto. Attualmente
sotto la bandiera di Nature vengono pubblicate diverse
riviste scientifiche, soprattutto nel campo biomedico.
Nel
commemorare questo uomo e la sua passione per la scienza, ricordiamo
una controversia degli anni ’80 che lo vide maggior
contestatore dell’ipotesi del Big Bang. Nel 1989 Maddox ha
pubblicato un editoriale dal titolo «Abbasso il Big Bang»
(John Maddox, Down with the Big Bang, Nature, Vol. 340,
10 agosto 1989, p. 425), nel quale sosteneva che «il Big
Bang è un effetto la cui causa non può essere
identificata e neanche discussa», e che al momento del Big
Bang «l’Universo, di qualsiasi cosa fosse costituito,
deve essere stato uno spazio puntiforme»; in altre parole
la teoria inizia da un’entità ed ha una causa né
conoscibili né dimostrabili, cioè extrascientifiche, e
perciò sconfina nel campo della filosofia. Questo, secondo
Maddox, la rendeva più conforme alle idee dei creazionisti che
a quelle dei materialisti: «I creazionisti e quelli dalle
convinzioni simili, che cercano sostegno alle proprie opinioni,
trovano ampia giustificazione nella dottrina del Big Bang. Loro
potrebbero dire che è quello il momento e il modo in cui è
stato creato l’Universo. La realtà dell’evento è
accettata. La questione della sua causa, in assenza del tempo, è
oggetto per l’immaginazione. I creazionisti moderati sono senza
dubbio soddisfati da questa deduzione». Da innamorato della
scienza, Maddox si illudeva che entro 10 anni il Big Bang sarebbe
stato abbandonato non solo per le obiezioni di natura filosofica, ma
anche perché non spiega molti fatti dell’Universo: «Da
ogni punto di vista, tranne quello della convenienza, questo concetto
dell’origine dell’Universo è completamente
insoddisfacente». Evidentemente non accettava che le teorie
possono stare in piedi non perché spiegano le cose, ma per
convenienza.
John
Maddox non ha mai abbandonato le sue idee sul big bang (vedi
http://www.creazionismo.org/articolo.asp?id=51),
e non è il solo a pensarla così. Il 22
maggio 2004 la rivista New Scientist ha pubblicato una lettera
aperta alla comunità scientifica firmata da oltre 150
scienziati di tutto il mondo: astrofisici, astronomi e fisici, tra
cui alcuni italiani. Ne ha dato la notizia il settimanale
Internazionale a pagina 54 del numero 542, 4/10 giugno 2004. Il testo
della lettera e l'elenco dei firmatari sono disponibili sul sito
www.cosmologystatement.org,
ed un ampio riassunto su
http://www.creazionismo.org/articolo.asp?id=70.
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