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ADDIO A JOHN MADDOX
di Mihael Georgiev - 21/05/09 -
 

Sir John Maddox, 1925 – 2009

di Mihael Georgiev

Il 12 aprile c.a. è morto John Maddox, editore per 20 anni della rivista britannica Nature, rivale dell’americana Science per il titolo di rivista scientifica più importante del mondo. La rivalità tra inglesi e americani in campo accademico è fortissima, con toni da campanilismo italiano conditi con il proverbiale umorismo inglese. Maddox ha diretto Nature in due periodi distinti, 1966–73 e 1980–95, trasformandola da pubblicazione amatoriale in rivista scientifica internazionale di primo piano e raggiungendo ottimi risultati commerciali. Per il lavoro svolto Maddox è stato nominato baronetto. Attualmente sotto la bandiera di Nature vengono pubblicate diverse riviste scientifiche, soprattutto nel campo biomedico.

Nel commemorare questo uomo e la sua passione per la scienza, ricordiamo una controversia degli anni ’80 che lo vide maggior contestatore dell’ipotesi del Big Bang. Nel 1989 Maddox ha pubblicato un editoriale dal titolo «Abbasso il Big Bang» (John Maddox, Down with the Big Bang, Nature, Vol. 340, 10 agosto 1989, p. 425), nel quale sosteneva che «il Big Bang è un effetto la cui causa non può essere identificata e neanche discussa», e che al momento del Big Bang «l’Universo, di qualsiasi cosa fosse costituito, deve essere stato uno spazio puntiforme»; in altre parole la teoria inizia da un’entità ed ha una causa né conoscibili né dimostrabili, cioè extrascientifiche, e perciò sconfina nel campo della filosofia. Questo, secondo Maddox, la rendeva più conforme alle idee dei creazionisti che a quelle dei materialisti: «I creazionisti e quelli dalle convinzioni simili, che cercano sostegno alle proprie opinioni, trovano ampia giustificazione nella dottrina del Big Bang. Loro potrebbero dire che è quello il momento e il modo in cui è stato creato l’Universo. La realtà dell’evento è accettata. La questione della sua causa, in assenza del tempo, è oggetto per l’immaginazione. I creazionisti moderati sono senza dubbio soddisfati da questa deduzione». Da innamorato della scienza, Maddox si illudeva che entro 10 anni il Big Bang sarebbe stato abbandonato non solo per le obiezioni di natura filosofica, ma anche perché non spiega molti fatti dell’Universo: «Da ogni punto di vista, tranne quello della convenienza, questo concetto dell’origine dell’Universo è completamente insoddisfacente». Evidentemente non accettava che le teorie possono stare in piedi non perché spiegano le cose, ma per convenienza.

John Maddox non ha mai abbandonato le sue idee sul big bang (vedi http://www.creazionismo.org/articolo.asp?id=51), e non è il solo a pensarla così. Il 22 maggio 2004 la rivista New Scientist ha pubblicato una lettera aperta alla comunità scientifica firmata da oltre 150 scienziati di tutto il mondo: astrofisici, astronomi e fisici, tra cui alcuni italiani. Ne ha dato la notizia il settimanale Internazionale a pagina 54 del numero 542, 4/10 giugno 2004. Il testo della lettera e l'elenco dei firmatari sono disponibili sul sito www.cosmologystatement.org, ed un ampio riassunto su http://www.creazionismo.org/articolo.asp?id=70.





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