Lo
spot ateo italiano dovrebbe partire il 4 febbraio prossimo da
Genova, dove L'UAAR (Unione degli atei e degli agnostici
razionalisti) ha stipulato un contratto con l'Azienda del
trasporto pubblico, per l'affissione sui bus cittadini della
scritta:
<<La cattiva notizia è che
Dio non esiste. Quella buona , è che non ne hai bisogno>>
In a attesa di raccogliere fondi sufficienti
per allargare l'iniziativa ad altre città italiane,
l'UAAR è partita da Genova che, offrendo prezzi più
bassi per la pubblicità, è riuscita ad attrarre
l'importante investimento.
l'iniziativa non è nuova. E' nata nel
paese guida dell'Occidente, gli USA dove nel mese di novembre
2008 su bus di Washington,DC., la Humanist Association ha
affisso la scritta: << Perché credere in Dio?
Sii buono per amore della bontà>>
Poi si sono attivati gli atei inglesi, che
nei primi d gennaio hanno affisso sulle stazioni della
metropolitana di Londra, su 200 bus della capitale e 600 sparsi
per il paese la scritta: << Probabilmente Dio non
esiste. Smettila di preoccuparti e goditi la vita>>.
L'iniziativa ha avuto successo: i promotori
hanno raccolto ben 140.000 sterline di fronte ad un target di
5.000!
Dopo è arrivata la Spagna che ha
copiato lo slogan inglese sui bus di Barcellona , e
prossimamente in altre città. In Spagna ,però ,gli
atei sono giunti in ritardo. prevedendo la loro mossa, il
pastore evangelico madrileno Paco Rubiales li ha anticipati,
affiggendo il giorno di Natale 2008 sul bus 493 la scritta:
<<Dio esiste. Goditi la vita in
Cristo>>.
E' andata invece male in Australia, dove la
pubblicità è stata (per ora) respinta.
Quanto a tempismo, l'UAAR è riuscita a
piazzarsi terza in Europa (dopo Gran Bretagna e Spagna) e,
grazie alla defezione dell'Australia, quarta nel mondo.
Ma in una classifica basata sull'analisi di
contenuto, i nostri atei battono nettamente gli altri
concorrenti. Gli americani sono così timidi che neanche
scrivono che Dio non esiste; poi, preoccupati per le eventuali
conseguenze morali negative, ci esortano ad essere comunque
buoni. Gli inglesi e gli spagnoli non sembrano molto convinti
della non esistenza di Dio, ma dicono con prudenza che
<<probabilmente>> non esiste. Ma i nostri invece si
mostrano molto più preparati: sono sicuri che Dio <<non
esiste>>. Speriamo che qualche puntiglioso filosofo non li
accusi di pubblicità ingannevole, perché
potrebbero risponderne ad un giudice.
Ma la cosa che più mi ha colpito e
commosso nello spot italiano è la preoccupazione per i
bisogni del prossimo. Mi sento molto più tranquillo ora
che so che l'UAAR pensa ai miei bisogni e con tanta premura e
sacrificio economico mi rassicura che <<non ho bisogno di
Dio>>!
E che da testardo come sono ho sempre
percepito i consigli non richiesti come una fastidiosa
invadenza. Perciò sotto lo spot ateo dell'UAAR metterei
la scritta: <<Fatevi i fatti vostri>>
La mia però è una fuga in
avanti. per il momento l'iniziativa è stata bloccata
dalla concessionaria della pubblicità e contro la
decisione UAAR è ricorso al TAR.
Ad ogni modo l'ultima parola spetta al
sindaco di Genova in quanto maggiore azionista della ditta dei
trasporti pubblici.
Vi terremo aggiornati sui risvolti che
prenderà la vicenda.
Mihael Georgiev
Capo Redattore AISO