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NOTIZIE DALLA SCIENZA
da Istituto GRISDA 05/12/08
 

Esplosione Ediacarana?

Bing Shen, Lin Dong, Shuhai Xiao, M. Kowalewski. 2008. The Avalon Ex­plosion: Evolution of Ediacara Morpho-space. Science 319:81-84.

In Breve. Fossili di dimensioni macroscopiche, noti come fauna Ediacarana, apparvero nel Precambriano superiore, dove sono stati trovati in diversi continenti, incluse almeno 13 località. I fossili Ediacarani sono stati raggruppati in tre categorie (in base ai nomi dei luoghi in cui sono stati rinvenuti): Avalon (20 genera), Mar Bianco (77 genera) and Nama (15 genera). Il gruppo dei fossili Avalon é stratigraficamente il piu basso. Nonostante la sua relativamente scarsa diversità, i membri del gruppo Avalon hanno un’elevata diversità morfologica, in quanto occupano effettivamente l’intero spettro di morfologie presenti in tutta la fauna Ediacarana. La comparsa simultanea di una tale diversità morfologica corrispondente all’intero spettro della fauna Ediacarana, testimoniata dai reperti fossili, viene comparata con l’esplosione Cambriana, in cui la diversità morfologica di animali pluricellulari compare improvvisamente nella stratigrafia del Cambriano Inferiore. Commento. I fossili precambriani sono principalmente algae unicellulari e batteri, ma includono anche un certo numero di organismi macroscopici di affinita incerta conosciuti come fauna Ediacarana. La fauna Ediacarana prende nome dalle colline di Ediacara in Australia, dove questi fossili vennero originariamente trovati. La scoperta che una tale diversità morfolica quale quella presente nella fauna Edicarana apparve improvvisamente in modo simile all’esplosione di forme di vita assegnate al periodo Cambriano non fa che aumentare il mistero (non ancora spiegato dalle teorie evoluzioniste) riguardo quale tipo di processo abbia potuto produrre un tale tipo di effetto (cioè una considerevole diversità biologica in specifici, esclusivi e relativamente brevi periodi geologici).



Un’altra funzione per gli pseudogeni

Tarn, O.H., A.A. Aravin, P. Stein, e altri otto autori. 2008. Pseudogene-derived small interfering RNAs regulate gene expression in mouse oocytes. Nature 453:534-538.See also Sasidharan, R. andM. Gerstein. 2008. Protein fossils live on as RNA. Nature 453:729-731, and related papers.

In Breve. Un sottoinsieme di pseudogeni si é scoperto ha un un ruolo chiave nel regolare l’espressione dei geni. L’mRNA antisenso transcriptase di uno pseudogene si può combinare con il senso trascriptasi di un gene omologo codificante una specifica proteina, formando un dsRNA (anche detto RNA a doppio filamento) che viene reciso da una proteina “frammentatrice” per formare quello che é noto come siRNA o RNA a piccola interferenza. Tali siRNA reprimono l’attività dei geni. Non é chiaro se questo avvenga facilitando il taglio dell’RNA da parte della proteina resecatrice o semplicemente legando l’RNA messaggero (mRNA). Un processo simile dove sono coinvolti trascrizioni di transposoni (frammenti mobili di DNA) si pensa inibisca l’attività dei transposoni, riducendo la probabilità di mutazioni in cellule germinali.

Commento. Gli pseudogeni sono abbondanti nelle cellule dei mammiferi. Essi sono stati tradizionalmente interpretati come rimasugli del processo evolutivo senza alcuna funzione, ma la loro abbondanza é difficile da spiegare se si assume che la selezione naturale se ne sarebbe dovuta sbarazzare durante il periodo evolutivo. Gradualmente, si scoprono nuove funzioni per varie classi di pseudogeni. A lungo si é sospettato che queste parti apparentemente inutili di codice DNA avessero un ruolo nella regolazione dei geni, e ora questo sospetto è stato confirmato, almeno per alcuni pseudogeni. I creazionisti si aspettano di trovare evidenze di degenerazione nel genoma umano e, in questo senso, non é sorprendente osservare come per gli scienziati la quantità di DNA che ha una funzione specifica continui ad aumentare al crescere della nostra comprensione di come questo codice funziona.

Un ragno vegetariano?

Millius, S. 2008. Spider eats trees, not bugs. Science News 174(5): 13 (3 August).

In Breve. Un ragno saltatore, Bagheera kiplingi, si è scoperto si ciba principalmente di materiale vegetale, il primo esempio noto di ragno avente una dieta fondamentalmente vegetariana. L’aracnide vive sugli alberi di acacia in Messico e nell’America Centrale. Gli alberi di acacia hanno delle piccolo protuberanze che producono una sostanza ricca in proteine e grassi, che viene mangiata dalle formiche. Le formiche generalmente attaccano potenziali competitori, ma i ragni le evitano scegliendosi come dimora vecchie foglie che le formiche non gradiscono. Occasionalmente i ragni catturano e mangiano qualche larva di formica, ma la loro dieta é al 95% vegetariana. La maggior parte dei ragni sono interamente predatori, sebbene i maschi di alcune specie di ragni (come i ragni granchio ad esempio) si nutrano occasionalmente di nettare succhiato dai fiori, e alcuni piccoli di ragno mangiano spore catturate nelle ragnatele.

Commento. I ragni sono un amplio e ben differenziato gruppo di predatori, e sono stati utilizzati per dimostrare che animali predatori sono sempre esistiti fin dalla creazione. In alternativa a questa interpretazione si può affermare che i ragni hanno subito delle considerevoli variazioni morfologiche o comportamentali. Questo esempio suggerisce che cambiamenti comportamentali nella specie possono essere importanti, ma non esclude la possibilità di significative mutazioni morfologiche.



 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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