Il Dr. Wieland è della "Creation
Science Foundation" di Brisbane, Australia. Egli è stato il fondatore della
rivista CREATION, dalla quale è tratto il presente articolo, dal volume 17 n.4
Sett-Nov 1995, pag. 10.
La traduzione è di Giuseppe Ruocco, revisione e
adattamento a cura della nostra redazione.
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Quando qualcuno manda un messaggio, viene trasmesso qualcosa di
affascinante e misterioso. Supponiamo che Alphonse in Alsazia voglia mandare il
messaggio, "Ned, la guerra è finita. Al". Egli lo detta ad un amico e perciò il
messaggio inizia sotto forma di parole parlate, cioè come schemi di compressione
d'aria. Il suo amico le trascrive con inchiostro su un foglio e le spedisce ad
un altro, che a sua volta le inserisce in un trasmettitore fax. La macchina
trasforma il messaggio in uno schema codificato di impulsi elettrici, che sono
mandati attraverso una linea telefonica e ricevuti in un remoto avamposto
indiano, dove il messaggio viene stampato in lettere ancora una volta. Qui la
persona che legge il fax accende un fuoco e spedisce lo stesso messaggio secondo
uno schema di segnali di fumo. Il vecchio Ned in Nevada, a miglia di distanza,
guarda in alto e riceve proprio il messaggio che era stato previsto per lui.
Nulla di fisico è stato trasmesso; non un singolo atomo, nè una molecola di una
qualsiasi sostanza ha viaggiato dall'Alsazia al Nevada, sebbene sia ovvio che
qualcosa abbia viaggiato lungo il tragitto. Questo qualcosa di elusivo è
chiamato informazione. L'informazione non è ovviamente una cosa
materiale, poiché nessuna materia è stata trasmessa; tuttavia essa ha bisogno di
un supporto materiale sul quale "viaggiare" per tutto il suo tragitto. Questo
vale sia che il messaggio sia in turco, in Tamil o in Tagalog. La materia sulla
quale l'informazione viaggia può cambiare, senza che per questo l'informazione
stessa cambi. Molecole d'aria compresse in onde sonore; inchiostro e carta;
elettroni che viaggiano attraverso cavi telefonici, segnali del semaforo, o
quant'altro, tutti comportano l'utilizzo di un mezzo materiale per trasmettere
l'informazione, ma il mezzo non è l'informazione. Questa entità affascinante
chiamata informazione è la chiave per comprendere cosa rende la vita diversa
dalla materia inanimata. Essa è il tallone di Achille di tutte le spiegazioni
materialistiche della vita, che asseriscono che la vita non sia nient'altro che
materia ubbidiente alle leggi della fisica e della chimica. La vita è più che
semplice fisica e chimica; i viventi portano in sè enormi quantità di
informazioni. Qualcuno potrebbe sostenere che un foglio di carta che porta un
messaggio scritto non è nulla di più che inchiostro e carta obbedienti alle
regole della fisica e della chimica. Ma inchiostro e carta, se non aiutati, non
scrivono messaggi; le menti invece lo fanno. Le lettere dell'alfabeto di un kit
di Scarabeo® non costituiscono nessuna informazione finché qualcuno non le mette
in una particolare sequenza: è necessaria la mente per avere
un'informazione. Si può programmare una macchina per disporre le lettere dello
Scarabeo® in un messaggio, ma una mente dovrebbe prima creare un programma per
la macchina.
Com'è trasportata l'informazione per la vita? Su quale materia
"viaggia"? Com'è registrato e inviato il messaggio che scandisce da una
generazione all'altra la ricetta per formare una rana piuttosto che un albero di
gelsomino rosso,? La risposta sta nella meravigliosa "Molecola Messaggio"
chiamata DNA. Questa molecola è come una lunga corda o stringa di perline, che è
saldamente attorcigliata al centro di ogni singola cellula del tuo corpo. Questa
è la molecola che trasporta i programmi della vita, l'informazione che è
trasmessa da ogni generazione alla successiva1.
Alcune persone pensano che il DNA sia vivo, ma ciò non è corretto. Il
DNA è una molecola morta. Non può copiarsi da sé: occorre il meccanismo di una
cellula vivente per fare della copie della molecola del DNA. Potrebbe sembrare
che il DNA sia l'informazione nel tuo corpo. Invece - il DNA è
semplicemente il trasportatore del messaggio, il "mezzo" sul quale il messaggio
è scritto. Allo stesso modo, le lettere dello Scarabeo® non costituiscono
un'informazione fino a che il messaggio non sia "imposto dall'esterno". Si pensi
al DNA come ad una catena di alcune lettere dell'alfabeto legate insieme, con
un'ampia varietà di modi differenti secondo i quali esse possano essere
combinate. Avremmo a che fare con del DNA qualsiasi fosse la sequenza di
lettere, ma non otterremmo alcun messaggio utilizzabile a meno che non fossero
unite nella giusta sequenza. Dunque, per leggere il messaggio, occorre un codice
linguistico preesistente, oltre ad un meccanismo atto a tradurlo. Tale
meccanismo esiste già nella cellula. Come per i meccanismi progettati dall'uomo,
esso non sorge spontaneamente dalle proprietà della materia grezza.
Se
si buttano semplicemente insieme gli ingredienti grezzi basilari per una cellula
vivente, senza informazioni, non accadrà nulla. Le macchine ed i programmi non
si generano di per sé dalle leggi della fisica e della chimica. Perché? Perché
essi riflettono l'informazione, e non si è mai osservata informazione scaturire
da materia grezza senza aiuto esterno; materia grezza, più tempo, più caso.
L'informazione è l'esatto contrario del caso: se si vogliono disporre delle
lettere in una sequenza per formare un messaggio, un ordine particolare deve
essere imposto alla materia.
Quando i viventi si riproducono, essi trasmettono delle informazioni
da una generazione all'altra. Queste informazioni, che viaggiano sul DNA dalla
madre e dal padre, sono il "manuale di istruzioni" che permette una fantastica
impresa: costruire in un ovulo fertilizzato, il nuovo organismo vivente a
partire da materiali grezzi. Ciò si verifica in una nuova combinazione così che
i figli non siano esattamente come i loro genitori, sebbene l'informazione
stessa, che è espressa nella composizione di quei figli, fosse lì, sin dal
principio, in entrambi i genitori. Il mazzo è stato cioè rimescolato, ma nessuna
nuova carta è stata aggiunta.
Ora
chiediamoci: "Di quanto spazio ha bisogno il DNA per registrare le sue
informazioni?" Le conquiste tecnologiche del genere umano nella registrazione di
informazioni sembrano sensazionali. Immagina, per esempio, quante informazioni
sono registrate su una videocassetta di un film: eppure puoi tenerle tutte in
una mano. Tuttavia, paragonata a questo, la gamma di informazioni miniaturizzate
dal DNA è quasi sorprendente. Per una data quantità di informazioni, lo spazio
necessario a registrarle sul DNA è quasi un trilionesimo di quello necessario a
registrarle su una videocassetta. Ciò significa che il DNA, quale supporto di
informazioni, è milioni e milioni di volte più efficiente di una
videocassetta2.
Quante informazioni che ti descrivono sono contenute nel DNA? Le
stime variano largamente. Volendo usare delle semplici analogie, basate sullo
spazio di registrazione nel DNA, esse variano da 500 grossi libri di biblioteca
contenenti un piccolo taglio di informazioni, a più di 100 raccolte
enciclopediche da 30 volumi. Tuttavia anche questo immenso spazio di
immagazzinamento non è probabilmente abbastanza per specificare, per fare un
esempio, l'intricata costruzione del cervello umano, con i suoi trilioni di
connessioni precise. Quanti altri strumenti di raccolta di informazioni ad alto
livello dovremo forse ancora scoprire all'interno delle forme viventi? Quali
altri meccanismi di moltiplicazione delle informazioni? Quanti altri
meravigliosi misteri sono racchiusi nell'opera del Creatore? Forse nemmeno
possiamo sognarlo.
Non
solo il modo in cui il DNA è codificato è altamente efficiente: molto più spazio
ancora è risparmiato dal modo in cui esso è saldamente attorcigliato. Secondo un
esperto di genetica, il Professor Jérôme Lejeune, tutte le informazioni
richieste per specificare l'esatta struttura di ogni singolo essere umano sulla
terra potrebbero essere registrate in una quantità di DNA non più grande di una
coppia di compresse di aspirina!3 Se si prendesse il DNA da una sola
cellula del nostro corpo (una quantità di materia così piccola che servirebbe un
microscopio per vederla) e si dipanasse, questa si allungherebbe fino a due
metri di lunghezza!
Il
discorso diventa davvero sensazionale quando si considera che ci sono da 75 a
100 trilioni di cellule nel corpo. Volendo utilizzare l'immagine più semplice,
ciò significa che se dipanassimo tutto il DNA presente in un corpo
umano4 e lo unissimo capo a capo, questo si allungherebbe fino ad una
distanza di 150 miliardi di chilometri (circa 94 miliardi di miglia). Per avere
un'idea di queste dimensioni basti pensare che si arrotolerebbe attorno
all'equatore terrestre tre milioni e mezzo di volte! Questa misura è pari a
mille volte la distanza tra la terra e il sole. Se si dovesse far splendere una
torcia da un capo all'altro di questa distanza, alla luce occorrerebbero,
viaggiando a 300.000 chilometri al secondo, cinque giorni e mezzo per arrivare a
destinazione.
Ma
la cosa davvero affascinante è il modo in cui le informazioni racchiuse nel DNA
in tutti gli esseri viventi puntano direttamente ad una creazione intelligente.
Il
DNA, questa meravigliosa "molecola messaggio", trasporta da molte generazioni
quel qualcosa di speciale ed immateriale chiamato informazione, che ebbe origine
nella mente di Dio.
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NOTE:
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