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Condannato lo scrittore turco Harun Yahya
di Mihael Georgiev - 26/05/08
 



All'Università di Iowa (USA) difendono la purezza della filosofia materialista; in quella di Pavia gioiscono per la condanna a carcere del maggiore scrittore creazionista turco.


Di Mihael Georgiev


Guillermo Gonzales è nato a Cuba nel 1963. Nel 1967 la sua famiglia riesce a fuggire da Cuba e si stabilisce negli USA. All'età di sette anni Gonzales riceve il suo primo telescopio. A 19 anni, costruisce un apparecchio per la misurazione dei cambiamenti delle conduttività dell'acqua durante il passaggio di quest'ultima dallo stato solido a quello liquido, diventando in questo modo uno dei cinque finalisti della Florida al concorso scientifico nazionale promosso dalla Westinghouse. Nel 1987 si laurea con lode e pubblica il suo primo lavoro scientifico nella rivista Solar Physics. Nel 1993 riceve il dottorato (Ph.D) in astronomia all'Università di Washington.

Negli anni successivi Gonzales pubblica altri 67 lavori su riviste scientifiche recensite, ed è coautore del testo universitario Observational Astronomy, pubblicato dalla Cambridge University Press ed ora alla seconda edizione. Fino al mese di luglio 2007 i suoi lavori sono stati citati 1638 volte nelle riviste scientifiche recensite. Dal 2001 Gonzales è ricercatore di astrobiologia presso l'Università Statale di Iowa ed ha scoperto, tra l'altro, due nuovi pianeti extrasolari. Nonostante il suo curriculum impressionante, di gran lunga superiore sia ai requisiti dell'Università, sia ai curriculum della maggior parte dei suoi colleghi, nel 2007 la sua domanda per il posto di professore di ruolo è stata bocciata, ed il caso è finito sulla rivista Nature (vol.447, 24 May 20007, p.364).

L'otto febbraio 2008 anche l'appello di Gonzales è stato respinto con 7 voti contro 1.

La bocciatura sembrerebbe collegata al fatto che nel 2004 Gonzales ha pubblicato, insieme a Jaw W. Richards del Discovery Institute il libro The Previleged Planet ( Il pianeta privilegiato), dal quale è stato tratto, con la collaborazione di diversi astronomi, il DVD dallo stesso titolo (acquistabile da www.amazon.co.uk). Nel libro e nel DVD Gonzales sfida ciò che chiama “il principio Copernicano”, che nella sua versione filosofica moderna postula che la terra è un puntino qualsiasi ed insignificante tra i miliardi di miliardi di corpi celesti nell'universo. Gonzales però dimostra – dati scientifici alla mano – che la terra è invece molto speciale, un pianeta privilegiato, che grazie alla sua esatta posizione nel sistema solare, alla posizione del sistema solare nella galassia (la Via lattea) e per centinaia di altri fattori, fino ad ora non trovati in nessun altro pianeta, è in modo davvero singolare adatto alla vita, ma anche questi stessi parametri, oltre ad essere indispensabili alla vita, consentono all'uomo di osservare il cosmo e fare misurazioni e rilevamenti che hanno reso possibile lo sviluppo della scienza stessa. Poiché il verificarsi di tutti questi fattori per puro caso è altamente improbabile, Gonzales crede che tale coincidenza indica che la terra non sia affatto un puntino qualsiasi nello spazio, ma esiste più verosimilmente per uno scopo, quindi è frutto di un progetto intelligente.

Nel 2005 un gruppo di 131 docenti dell'Università di Iowa avevano firmato una dichiarazione contro il progetto intelligente, chiaramente provocata dalla pubblicità attorno al libro di Gonzales, e, soprattutto del DVD, che è stato messo in onda dal canale nazionale TV PBS. Gonzales però non ha mai discusso del progetto intelligente nell'ambito del suo lavoro universitario. Infatti David Lambert, direttore dell'Osservatorio nel quale lavora Gonzales, nonché suo coautore di alcune pubblicazioni, sostiene che la fede personale di Gonzales non ha assolutamente ostacolato il suo ottimo lavoro di astronomo. Per altri, però, come il fisico Robert Par, una persona che crede nel progetto intelligente non è idonea da insegnare il metodo scientifico ad altri. Nel decidere sulla nomina o meno di Gonzales a professore a ruolo è prevalsa, evidentemente, questa ultima opinione.


Ma veniamo ai fatti di casa nostra. Da alcuni anni il prof. Daniele Formenti dell'Università di Pavia dirige un sito internet di rassegna stampa sulla contestazione dell'evoluzionismo in Italia (http://www.unipv.it/webbio/evol07/rassdarw08.htm). La rassegna stampa è fatta molto bene ed è non solo la fonte più completa dei fatti italiani, ma offre anche importanti servizi all'estero. In uno di questi, datato 09 maggio 2008 riporta quanto segue:


  • Ottime notizie dalla Turchia:dovrebbe finire il “bombardamento” dell'Europa con libri creazionsti diffusi gratuitamente: il creazionista turco Adnan Oktar che li scrive e li pubblica aveva già avuto una condanna a 9 mesi di carcere, scontata secondo lui in un settore sbagliato (“I am a writer and reseacher, and I still cannot understand why I was among psychiatric patients”).

    Ora la situazione sembra più seria anche se ben poco chiara: Adnar Oktar ( più noto in Europa con il nome di battaglia di Harun Yahya con cui firmava i suoi preziosi ma gratuiti volumoni che propagandavano il creazionismo islamico) ha avuto una condanna a 3 anni di prigione.

    Lo riferisce un articolo della Hot Reuters (“ Turkish Islamic author given 3-year jail sentence”).

    Non si capisce comunque quali siano le accuse; un quotidiano spagnolo riporta notizie sul fatto che gestisse con metodi discutibili una setta con efficienti, ma poco islamiche, procedure di reclutamento. Improbabile, trattandosi di un paese musulmano, che le accuse riguardino il creazionismo, che nel suo paese non è certo malvisto...


Strano che solo un mese fa la Turchia avesse bloccato (“Ban on Google Groups”) alcuni settori di Google e YouTube dove si criticava proprio Adnar Oktar!


Il sito di Harun Yahya ha anche una versione italiana, che consigliamo di visitare a http://www.harunyahya.it.

Purtroppo per gli evoluzionisti di Pavia, è alquanto improbabile che le vicende giudiziarie di Harun Yahya blocchino la distribuzione dei suoi oltre 250 libri tradotti in otre 50 lingue. A suo tempo abbiamo recensito il suo primo libro pubblicato in italiano con la prefazione di Giuseppe Sermonti (http://www.creazionismo.org/articolo.asp?id=174).


Ciò che vogliamo sottolineare è l'esultanza per la condanna a carcere di una persona solo perché la pensa diversamente e divulga le proprie idee. Brutto esempio di intolleranza che, pur abituati ad una certa animosità del dibattito, ci ha sorpresi per la fonte dalla quale proviene.


 

Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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