di
Ronald Nalin
Il titolo è curioso e
fa venire in mente disastri aerei, ma per scatola nera l'autore intende
qualcosa di diverso. Nel linguaggio parlato è d'uso applicare il termine
scatola nera a tutti quei congegni che si è soliti utilizzare, ma di cui non si
conosce bene il funzionamento. Per molti il computer è una scatola nera perché,
anche se in grado di usarlo, pochi di noi sanno quali meccanismi permettano il
"miracolo" della comparsa delle lettere su un monitor, o di altre
simili diavolerie. Scatola nera può essere il motore di una macchina, o un
televisore. Ma scatola nera è anche un essere vivente, o almeno tali erano gli
organismi per Charles Darwin, quando gettò i fondamenti della teoria
dell'evoluzione.
La
teoria evolutiva si poneva l'ambizioso obiettivo di spiegare la varietà e le
origini delle specie comparse su questa terra. Benché sia molto difficile
spiegare l'origine di qualcosa quando non se ne conosce il funzionamento,
un'ipotesi che abbia del buonsenso può resistere alle critiche finchè
l'oggetto resta misterioso per tutti. Behe però ci avverte che oggi la scatola
nera di Darwin è stata aperta, perché finalmente lo scienziato odierno ha
l'opportunità unica di indagare e comprendere il funzionamento di base degli
organismi, quello biomolecolare.
In
passato, per spiegare come funziona la vista, ci si poteva limitare a descrivere
l'occhio e altre componenti del sistema, anche microscopiche, ma i meccanismi
veri e propri restavano incompresi. Oggi invece cominciamo a conoscere le
reazioni fondamentali, gli scambi chimici, le proteine e gli enzimi protagonisti
di questo fenomeno: ciò ha portato con sé una sorpresa per molti amara. Ecco
le parole di Behe: "Un tempo ci si aspettava che i meccanismi di base
della vita sarebbero risultati estremamente semplici. Questa aspettativa è
stata demolita. Visione, movimento e altre funzioni biologiche si sono
dimostrate non meno sofisticate di videocamere ed automobili. La scienza ha
fatto progressi enormi nel comprendere come funziona la chimica della vita, ma
l'eleganza e la complessità dei sistemi biologici a livello molecolare ha
paralizzato i tentativi della scienza di spiegarne le origini".
La
sorpresa si chiama dunque complessità, una complessità spesso talmente
concatenata da dover essere chiamata complessità irriducibile. Finché
nessuno sapeva precisamente come gli organismi fossero in grado di vedere, era
abbastanza semplice affermare che l'occhio di un animale si era evoluto
dall'occhio di un altro; ora invece bisogna spiegare come meccanismi biochimici
complessi si siano potuti trasformare attraverso passaggi intermedi, ognuno dei
quali altrettanto funzionale.
Con
l'espressione complessità irriducibile Behe vuole indicare dei sistemi
formati da più componenti che interagiscono per realizzare una specifica
funzione e che, nel caso un qualsiasi componente venga rimosso, non sono più in
grado di funzionare: un sistema di questo tipo è illustrato dall'ormai famosa
immagine della trappola per topi. Una classica trappola per topi è composta da
una piattaforma, un martelletto metallico che schiaccia il topo, una molla e un
congegno che trattiene il martelletto, rilasciandolo quando c'è sopra una
minima pressione. Siamo davanti a un sistema irriducibilmente complesso, perché
nel caso che manchi uno solo di questi componenti, la trappola non potrà
svolgere la sua funzione di acchiappatopi.
Nella
seconda parte del libro, Behe guida il lettore in un viaggio all'interno del
corpo umano, illustrando sette sistemi irriducibilmente complessi, i quali non
sono che una piccola parte fra le tante "trappole per topi" presenti
nel nostro organismo. Ognuno di questi sistemi pone la stessa domanda: in
termini darwiniani, cioè per passaggi intermedi, come ha potuto evolversi un
meccanismo biologico estremamente complesso, ma che diventa totalmente
inefficace se si altera un singolo componente? Nessuno sa la risposta a questa
domanda e gli scenari proposti dalla comunità scientifica sono essenzialmente
speculativi. Behe può così dichiarare enfaticamente: "Dinanzi
all'enorme complessità che la biochimica moderna ha rivelato nella cellula, la
comunità scientifica resta paralizzata. Nessuno all'università di Harvard,
nessuno al National Institute of Health, nessun membro della National Academy of
Science, nessun premio Nobel, nessuno di nessuno può dare un resoconto
dettagliato, secondo modelli darwiniani, di come si siano sviluppati il cilium,
o la visione, o la coagulazione del sangue, o qualsiasi processo biochimico
complesso".
Nella
terza ed ultima parte del libro Behe presenta l'ipotesi alternativa, cioè
quella di un progetto intelligente (intelligent design) che stia alle
radici delle strutture e dei processi degli esseri viventi. Affronta le
implicazioni filosofiche di questo concetto e le motivazioni che rendono il
mondo scientifico riluttante a prenderlo in considerazione. Cerca anche di
chiarire possibili fraintendimenti riguardanti il concetto di complessità
irriducibile e di (progetto intelligente).
Il
libro è corredato anche di un'appendice che illustra le basi della chimica
della vita, tra cui la struttura di alcune proteine e la trascrizione,
regolazione e replicazione del DNA.
Fra i
recenti libri di critica all'evoluzionismo, vi sono svariate ragioni che rendono
quest'opera senza dubbio il più importante. Prima di tutto si tratta di un
lavoro che presenta idee e concetti innovativi, suffragati da una valida base
scientifica. In secondo luogo, le argomentazioni sono presentate in maniera
chiarissima; Behe infatti si rivela uno scrittore di talento, riuscendo a
rendere il testo sempre estremamente leggibile. I capitoli sono brevi, i
contenuti scientifici sono introdotti da metafore tratte dalla vita di ogni
giorno che ne facilitano la comprensione, lo stile è frizzante e la logica
stringente.
Infine,
questo libro ha destato grande risonanza negli Stati Uniti, alimentando un
dibattito anche nel mondo accademico e diventando un punto fermo per il
movimento americano dell' Intelligent Design (Progetto Intelligente). È
perciò fondamentale per quanti vogliono capire la viva discussione che
attualmente interessa gli Stati Uniti sul tema creazione/evoluzione.
|