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Il processo di San Pietroburgo
Intervista a S. Y. Vertjanov - 28/03/07
 

Nella capitale del nord si è concluso il “processo delle scimmie”

Intervista ad uno dei partecipanti, S. Y. Vertjanov

Dal sito web www.shestodnev.ru

Traduzione dal russo di Mihael Georgiev, www.origini.info



Si è concluso il 21 Febbraio 2007 a San Pietroburgo il primo processo in Russia che sfidava l’insegnamento dell’evoluzione biologica nelle scuole medie-superiori chiedendo di ottenere l’insegnamento dell’idea alternativa della creazione. Si tratta dell’equivalente russo del processo di Dover, Pennsylvania (USA), sull’insegnamento dell’Intelligent design nelle scuole. Il pubblico russo ha chiamato il processo di San Pietroburgo “processo delle scimmie”, in omaggio a quello più famoso (Scopes Trial) del 1925 nel Tennessee (USA). Il processo è iniziato dalla denuncia di una ragazza di 15 anni, Masha Schreiber, che riteneva che il testo ufficiale di biologia (di S. G. Mamontov) presentava come accertata l’evoluzione biologica che invece sarebbe del tutto ipotetica e, inoltre, descrivendo la storia biblica della creazione come un mito, offendeva la Masha che invece credeva nella storicità e veridicità del racconto biblico della creazione. La ragazza chiedeva l’adozione di un testo alternativo di biologia, scritto da Y. P. Altuhov e S. Y. Vertjanov, nel quale l’evoluzione sarebbe invece presentata in modo corretto, e la creazione indicata come alternativa valida.

La presente intervista è stata curata e pubblicata dal sito www.shestodnev.ru.


- Sergej Yurevich, a quale titolo Lei ha partecipato al processo?


Sono stato convocato in qualità di esperto di darwinismo e autore di un testo alternativo di biologia sotto la redazione dell’accademico Y. P. Altuhov. Per circa un ora mi hanno rivolto delle domande il giudice, gli avvocati, i rappresentanti delle due parti.


- Quali domande Le sono state fatte?


La prima domanda del giudice è stata se il nostro testo (Biologia generale per le classi 10-11 della scuola), sotto la redazione di Altuhov, è riconosciuto dalla comunità scientifica e raccomandato dal Ministero della Pubblica Istruzione (MPI). A questa ho risposto che il testo contiene tutto il materiale necessario agli studenti (compresa l’evoluzione) e che secondo il parere della Commissione dell’Accademia delle Scienze sotto la presidenza dell’accademico Tkatchuk (la conclusione della Commissione è disponibile in rete), il testo non contiene errori per quanto riguarda la biologia (solo alcune “piccole note” che sono state corrette nella ristampa), però non può essere ammesso nelle scuole a motivo della concezione non laica della creazione del mondo. La mancanza di errori di biologia era una vera rivelazione per il pubblico prevalentemente ateo presente al processo. Durante l’udienza ho affermato che lo scopo della scienza non è l’elaborazione di teorie scientifiche, ma la ricerca della verità. Qualsiasi essa sia: evoluzione o creazione. Per questo motivo non abbiamo ragione di respingere il pensiero della creazione del mondo, dato che solo quella può spiegare l’intera sequenza di problemi che gli evoluzionisti non hanno superato.


- A quali problemi si riferisce?


Ad esempio le forme intermedie. Tra i grandi gruppi tassonomici (molluschi, celenterati, artropodi – pesci – anfibi, rettili – uccelli – mammiferi) tali forme, come ben noto, non esistono. Gli evoluzionisti sostengono che le forme intermedie erano poche e, inoltre, essendo i reperti fossili molto incompleti, le forme intermedie non si sono conservati. Questo è scritto nel testo di S. G. Mamontov, raccomandato dal MPI ed esaminato dal tribunale. Ma se si fosse oggettivi, allora bisognerebbe dire agli studenti che la paleontologia non ha confermato l’idea dell’evoluzione, oppure addirittura che “La maggior parte degli scienziati autorevoli sono evoluzionisti e sono sicuri che le forme intermedie ci sono state, ma questo non è confermato dalla paleontologia”. Per fortuna nei tribunali l’assenza di indizi (a differenza della scienza dell’evoluzione) non è considerata come prova. A nessuno è permesso affermare che uno ha commesso un reato, però gli indizi non ci sono, perché essendo pochi non si sono conservati.


- L’origine dell’uomo è stata discussa in qualche modo?


Sono state esaminate le prove di passaggio alla posizione eretta dell’australopiteco e dell’Homo habilis. Rispondendo alle domande ho fatto presente che nei testi attuali l’antropologia è presentata in modo falso. È scritto che gli australopitechi si sono alzati su due gambe ed hanno cominciato a perfezionarsi, diventando nostri predecessori. Di questo tutti gli scienziati sarebbero da tempo convinti e l’hanno accertato, così che nessuno dubita che è stato proprio così. Ma in realtà - e questo dovrebbe saperlo bene anche lo stesso Mamontov - vi sono dei fatti convincenti sull’imperfezione dell’apparato vestibolare degli australopitechi e dell’homo habilis, che sono stati pubblicati sull’autorevole rivista Nature. Quelli animali semplicemente non potevano camminare bene sugli arti inferiori. Molti antropologi neanche considerano homo habilis una specie separata, ma semplicemente un’esemplare più grosso di australopiteco. Vi sono una serie di altre caratteristiche anatomiche che indicano che tutti questi altro non sono che scimmie con caratteristiche che consentono di formulare ipotesi di deambulazione su due piedi. Come ha confessato professor Mamontov in tribunale, «forme intermedie tra le scimmie antropomorfe considerate predecessori e l’uomo non state trovate», ma nel suo testo questo verosimilmente non è scritto.


- Ma questi fatti sono ammessi dagli antropologi?


Certo, tutto questo è pubblicato in riviste importanti. Ad esempio, nell’Università Statale di Mosca la professoressa Hrisanfova ha sempre insegnato l’antropologia compresi i problemi, cioè con tutti i «pro» e «contro», esattamente come scritto in uno dei testi più autorevoli, quello di A. A. Zubov. Risulta invece che noi inganniamo gli studenti della scuola media-superiore, ai quali non viene insegnata la scienza moderna, ma solo i dati che non contraddicono l’evoluzionismo. È giusto questo? Questo è il motivo per il quale il problema è arrivato in tribunale: il modo non oggettivo di insegnare i dati scientifici, che sconfina nel falso. Secondo l’antropologo contemporaneo M. M. Gerasimov, per poter considerare accertata l’origine dell’uomo da scimmie antropomorfe occorrerebbe trovare in un qualsiasi luogo le ossa di scimmia che si trasformano in massa (!) in ossa umane, ma questo non lo vediamo da nessuna parte, e siccome tutto è ormai stato scavato, mai lo vedremo. Ciò significa che l’origine scimmiesca dell’uomo non può essere rigorosamente provata, ma sarà sempre solo supposta. Pur essendo evoluzionista, Gerasimov è uno scienziato onesto e presenta il problema in modo pienamente oggettivo, cosa che non viene fatta dagli autori dei testi approvati dal MPI.


- Quali altre domande Le sono state fatte?


Mi hanno chiesto, ad esempio, se i dati contrari all’evoluzione sono accettati dalla comunità scientifica e insegnati da qualche parte. Ho risposto che l’accademico Y. P. Altuhov, che è professore emerito dell’USM, ha sempre parlato agli studenti di queste cose, e nel suo testo, approvato dal MPI, è scritto: «Non c’è spazio per potere considerare il darwinismo teoria scientifica». Questa citazione ha provocato un piccolo shock nel tribunale; l’udienza è stata interrotta e mi è stato chiesto di portare il testo di Altuhov (che avevo in macchina). Le pagine rilevanti sono state fotocopiate e allegate agli atti. Ma allora risulta che agli studenti universitari possiamo dire la verità, mentre a quelli della scuola media-superiore no? Ho raccontato anche della scoperta del monomorfismo genetico, fatta dagli accademici, Altuhov, Richkov e Korochkin, per la quale hanno ricevuto nel 1996 il premio dello Stato. La maggior parte dei geni di ogni specie sono così importanti per l’organismo, che anche le più piccole alterazioni risultano letali, per cui tali alterazioni non si trovano. Per questo Altuhov scrive che il darwinismo e il neodarwinismo (la moderna teoria sintetica dell’evoluzione, TSE) sono inconsistenti e allo stato attuale ascientifiche. Gli organismi sono costruiti in modo troppo complesso perché possano trasformarsi come plastilina da un tipo in un altro. I cambiamenti casuali nei geni monomorfi sono letali, mentre il polimorfismo – che secondo la TSE è prova dell’evoluzione in corso, mentre è invece soltanto una strategia universale della natura – è una diversificazione addattiva che non coinvolge le caratteristiche significative delle specie, che sono codificate dai geni monomorfi.

Il giudice voleva anche sapere se la teoria di Darwin è presentata in modo corretto nel testo di Mamontov. Io ho risposto: In modo assolutamente falso e completamente fuorviante. Professor Mamontov sa molto bene che Darwin nel suo libro L’Origine delle specie ha scritto che le forme fondamentali di vita sono state create da Dio, e poi si sono evolute in misura a noi sconosciuta, che la scienza deve ancora accertare. Nel testo invece è scritto che la vita è comparsa e si è evoluta da sola e non c’è neanche un cenno alla creazione delle forme principali da parte del Creatore. Che darwinismo è questo? Ecco come nei testi moderni la dottrina di Darwin è falsata e la dottrina materialista è presentata come darwinismo.


- Vi è un qualche legame tra marxismo e darwinismo?


È noto che Marx ha chiamato ripetutamente il darwinismo la base scientifica della lotta di classe e persino voleva dedicare a Darwin il suo libro Il Capitale, ma Darwin ha preferito rinunciare.


- Come è finito il processo?


Purtroppo, come sempre, con la vittoria dei darwinisti. È stato stabilito che nei testi di studio tutto è a posto, e che le questioni di scienza devono essere risolte dalla comunità scientifica. Per me questa è stata una tribuna, ho raccontato del nuovo testo di biologia, delle scoperte scientifiche di Y. P. Altuhov. L’informazione è stata trasmessa dalla televisione e dai giornali, così coloro che sono interessati ed hanno bisogno del testo ora sanno che un tale testo esiste.







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Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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