Un esempio eclatante di complessità irriducibile è, a mio parere, la struttura interna delle proteine istoniche. Queste proteine, in numero di cinque, sono composte, ciascuna, in media di 100 aminoacidi. La loro funzione è importantissima, in quanto esse impacchettano la lunghissima catena del DNA nel nucleo degli eucarioti, impedendo che essa si possa attorcigliare in modo inestricabile o rompersi rendendo impossibile la sua funzione che è quella di duplicarsi e di trascrivere le proteine necessarie alla vita degli organismi.
Senza simili proteine sarebbe stato impossibile lo sviluppo di tutti gli organismi pluricellulari e la terra sarebbe abitata solo da bacteri. Orbene gli aminoacidi presenti nella catena di queste proteine sono identici in tutte le posizioni in tutti gli organismi. Ad esempio l'istone 4 del pisello, composto da 100 aminoacidi è identico all'istone 4 della mucca ad eccezione di due soli aminoacidi; ciò vuole dire che la sostituzione anche di un solo aminoacido nella catena è deleterio per ogni organismo: avviene come se in un automobile ci vogliono 100 pezzi per far funzionare il motore, se si elimina un solo pezzo il motore non parte. Così se si sostituisce un solo aminoacido nella catena dell'istone, la proteina non funziona più e la selezione naturale la ha eliminata.
Ecco un esempio di complessità irriducibile all'interno di una sola proteina. La probabilità che il caso cieco abbia dato origine ad una proteina simile all'istone è di 1:20 elevato a 100, un numero enormemente grande, se si pensa che tutti gli atomi dell'universo sono 10 elevato 80!
Ancora una volta siamo di fronte alla dimostrazione evidente di un disegno intelligente.
Nobile Nunzio medico-chirurgo
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