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Crombette e il geocentrismo
a cura di aiso- 27/10/2005
 
Vi scrivo per chiedere il vostro parere riguardo ad una teoria particolare che ho potuto trovare sul sito del CESHE (che sicuramente conoscerete già).

Il link è il seguente: http://utenti.lycos.it/crombe/scife1g.htm

Come avrete notato i curatori del sito sono dei sostenitori delle teorie di Fernand Crombette, un famoso credente cattolico e creazionista vissuto nel nostro secolo.

Quello che mi lascia perplesso però, è il fatto che queste persone sostengano il geocentrismo....tanto per cominciare su tutti i siti creazionisti che ho visitato italiani e stranieri, non ho mai letto di scienziati che sostengono questa teoria...in secondo luogo, senza voler dimostrare l'evidenza ricorrendo a chissà quali spiegazioni scientifiche (anche perchè non ritengo di essere uno scienziato), credo che basti osservare le riprese da una qualsiasi sonda spaziale per poter dimostrare che il Sole è fermo lì dove è stato messo da principio...sarei proprio curioso di sapere come questi sostenitori del geocentrismo rispondano dinnanzi a un'evidenza del genere.

Sinceramente dopo aver scoperto che tra i creazionisti c'è anche chi ancora crede che l'eliocentrismo sia una favola, mi è rimasto dell'amaro in bocca soprattutto in vista del fato che sul sito del CESHE ci sono anche studi e trattati scientifici condivisi da altre fonti creazioniste...con questo cosa intendo dire? semplicemente che unire studi seri a pure invenzioni o speculazioni può portare da parte delle persone che non conoscono ancora il creazionismo a fare "di tutta l'erba un fascio" e ad etichettare tanto le prove contro l'evoluzione provenienti dalle varie materie, quanto queste assurde ipotesi di geocentrismo, come un'unica spazzatura...

L'unica risposta che posso darmi per ora è che come oramai avviene dappertutto, anche tra i creazionisti vi siano persone serie e persone che al contrario si ostinano a voler inventare qualche nuova teoria per pubblicità, denaro e magari anche scopi politici....del resto credo sia inutile nascondere che la questione del processo a Galileo sia uno dei vari eventi che, senza voler mancare di rispetto a nessun autentico credente cattolico, nel corso della storia ha alimentato i dubbi sull'affidabilità dell ISTITUZIONE della chiesa di Roma...

Mi rendo conto di essere stato particolarmente polemico ma come ho già spiegato, non riesco a digerire il fatto che se dovessi trovarmi a parlare di creazionismo con una persona che mi mette davanti l'assurdità di certe affermazioni e presunte teorie "scientifiche", mi troverei prima di tutto in imbarazzo a definirmi creazionista, ed in secondo luogo, contando che già la mente di molti è oramai fossilizzata sull'idea che l'evoluzionismo sia una certezza, aggiungiendo la cattiva pubblicità che viene fatta da creazionisti poco seri, la diffusione degli studi e delle ricerche autentiche diviene ancor più difficoltosa e nel peggiore dei casi messa in ridicolo.

Grazie per la vostra solita disponibilità.
Cordiali saluti.


RISPOSTA

Quelle affermazioni su Galileo e sul riproporre il geocentrismo sconcertano pure me, anche per l'impatto che hanno nel contesto culturale italiano, dove si prestano a pericolosi equivoci. Ho perciò telefonato ai responsabili italiani del CESHE e mi hanno detto che apporteranno delle modifiche per evitare malintesi.

Spesso la questione del geocentrismo si riassume nel seguente modo: «Galilei ha detto che non è il sole a girare intorno alla terra, ma è la terra a girare intorno al sole». L'affermazione è un po' equivoca, perché bisognerebbe dire: «Galilei ha detto che non è il sole a girare intorno alla terra, ma è la terra a girare su se stessa». In altre parole, nella concezione di Tolomeo, la luna, il sole e le stelle ogni giorno compivano un giro intorno alla terra; mentre nella concezione di Copernico, ripresa da Galilei, si considera quel moto come apparente, perché la realtà è che quel moto degli astri è dato dal girare della terra intorno al proprio asse. Il fatto che poi la terra giri intorno al sole nell'arco di un anno, determinando le stagioni, è un'altra questione.

Crombette non contesta che la terra giri intorno al proprio asse e riconosce che i moti degli astri nelle 24 ore siano apparenti, quello che lui contesta è che la terra giri intorno al sole. Anche questa sembra un'affermazione oggi assurda, ma bisogna tener conto che tutti i corpi sospesi nello spazio sono in movimento (compreso il sole) e perciò prenderne uno e considerarlo fermo, rapportando ad esso tutti gli altri, può anche essere una scelta personale.

Venendo ad un'altra questione, lei dice che quasi non vorrebbe definirsi più "creazionista", per il fatto che alcuni che si definiscono tali sostengono posizioni per lei inaccettabili. Bisogna rendersi conto, prima di tutto, che il creazionismo non è un'organizzazione, ma un movimento d'opinione spontaneo nel quale, come in tutti i movimenti, ci si trova una grande varietà. Per esempio, è noto che ci sono quelli che si definiscono creazionisti e credono pure all'evoluzione (concordisti), ci sono poi semplici antidarwinisti che loro malgrado passano per antievoluzionisti o addirittura creazionisti (mentre in realtà contestano solo le modalità evolutive proposte da Darwin), alcuni antievoluzionisti rifiutano categoricamente di accettare in alternativa l'interpretazione letterale della Genesi, proponendo l'opera di un Dio molto vago, infine sono noti anche antievoluzionisti che manifestano chiare simpatie per il nazi-fascismo, o per i tempi dell'Inquisizione! Siccome in Italia tutti quelli che contestano Darwin per molti sono "creazionisti", di motivi per non dichiararsi tale ce ne sarebbero molti.

Il suo volersi definire in un certo modo solo se ci si definiscono persone che considera "corrette", però, se vuole essere coerente, dovrebbe portarlo a non definirsi nemmeno "cristiano" o appartenente a qualsiasi chiesa, perché in ogni gruppo ci sono persone che hanno sbagliato e che sbagliano (e chi dice che i più "santi" siamo noi?). Gesù descrisse senza sconti le storture del giudaismo del suo tempo, ma ciononostante venne percepito e si comportò da giudeo (cf. Giovanni 4:9,22; Marco 7:26-27).

Personalmente mi definisco "creazionista" perché credo che la realtà sia opera di un Creatore e non del caso. Quando necessario aggiungo l'aggettivo "biblico" (per precisare che all'evoluzionismo contrappongo la rivelazione della Bibbia) e a volte un'espressione che chiarisce subito: "Creazione in sei giorni, circa 10.000 anni fa". Naturalmente sono pronto a spiegare i motivi del mio credere e se qualcuno muove accuse infondate al creazionismo (come spesso succede) ne prendo le difese, ma non mi sento obbligato ad accollarmi tutto ciò che affermano quelli che si definiscono creazionisti (o vengono percepiti come tali). Le etichette a volte sono false, eppure credo che restino un modo insostituibile per comunicare.

Fernando De Angelis

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Sito a cura dell'A.I.S.O. Associazione Italiana Studi sulle Origini - aggiornato il 31/01/2014 

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