LA MENZOGNA DELL'EVOLUZIONE

Riassunto dell'omonimo libro di Ken Ham

  Ken Ham, fondatore del creazionismo in Australia, ha pubblicato anche in USA il libro "La menzogna dell'evoluzione", ("The lie: evolution", Master Books, USA, 1987), scegliendo un'edizione economica allo scopo di permetterne una larga diffusione.

Dopo una breve nota sull'autore ed una presentazione del libro, riassumiamo telegraficamente il contenuto dei vari capitoli.

  a cura di Luciano Bianco Dolino, tratto dalla rivista "Proiezioni", n. 3, dicembre 1989, pp. 15-19.

   

1.  NOTE SULL'AUTORE

  Kenneth A. Ham è il direttore ed il fondatore della Fondazione della Scienza Creazionista in Australia. La sua esperienza quale insegnante di Biologia gli è stata di grande aiuto per comprendere le implicazioni scientifiche più complesse nel dibattito creazione/evoluzione.

Pur restando attivamente impegnato nelle attività creazioniste in Australia, al momento della pubblicazione di questo libro è entrato a far parte a tempo pieno del personale addetto all'istruzione scientifica nell'Istituto per le Ricerche Creazioniste in California; ciò lo porta a svolgere compiti di conferenziere, scrittore, ricercatore ed insegnante nel campo del creazionismo biblico e scientifico.

 

2.  PRESENTAZIONE DEL LIBRO

  Il libro sostiene con vigore il pensiero del cristianesimo creazionista. La tesi fondamentale è semplice e senza possibilità di compromessi: tutto ciò che esiste non si è creato per caso, ma è frutto di un preciso piano di un Creatore. Questo stesso Creatore si è rivelato all'uomo in modo diretto tramite un libro: la Bibbia; essa è dunque la testimonianza di Dio stesso e pertanto inerrante. Tutto ciò che in essa è contenuto non è un mito da interpretare, bensì una cronaca da accettare e credere. Poiché infatti tutte le dottrine fondamentali della Bibbia (la creazione dell'uomo come maschio e femmina; il peccato che portò la corruzione nella creazione di per sé perfetta; il diluvio che spazzò via la civiltà antica; la torre di Babele che portò gli uomini a sparpagliarsi sulla terra, ecc.)  sono contenute nella Genesi, il rifiutare o anche solo annacquare questo libro significa aprire la porta al rifiuto o alla critica di tutto il resto della Bibbia. E ciò è proprio quanto è avvenuto, non solo nel mondo della cultura secolare, ma anche e soprattutto nell'ambito delle denominazioni evangeliche storiche; da qui alla nascita della teologia liberale ed alla morte spirituale di molte denominazioni il passo è stato breve. Solo un ritorno all'inerranza biblica in ogni sua parte costituirà il fondamento solido per questa e soprattutto per la prossima generazione di cristiani professanti.

Il libro è scritto soprattutto per chi alla teoria creazionista crede già, e gli fornisce molte buone riflessioni sull'assoluta necessità di non accettare compromessi (tipo l'evoluzione teistica, e cioè l'evoluzione sì, ma sotto il controllo di Dio).

   

3.  BREVE RIASSUNTO DEL LIBRO

  INTRODUZIONE

  Sono stato allevato, racconta l'autore, in una famiglia cristiana dove la Bibbia era accettata come infallibile nella sua interezza; essa veniva considerata l'inerrante Parola di Dio in grado di fornire la base di principi da applicarsi in ogni area della vita. Cominciai a prendere coscienza del conflitto quando, studente di liceo, mi venne insegnata la teoria dell'evoluzione. Se la Genesi non era vera alla lettera, allora quale parte della Bibbia era degna di essere creduta? Io non sapevo, scientificamente, perché non credevo nell'evoluzione, ma sapevo che essa, biblicamente, doveva essere sbagliata, altrimenti la mia fede si sarebbe trovata in grande difficoltà.

Quando mi resi conto che v'erano facili risposte al dilemma creazione/evoluzione, sentii come un peso da parte del Signore di condividere queste informazioni con altri. E non riuscivo d'altra parte a capire perché la Chiesa non aveva informato i fedeli di questi argomenti che avevano davvero aiutato la mia fede nelle Scritture a riprendersi.

La comprensione del carattere fondamentale del libro della Genesi per ogni dottrina cristiana, fu un vero e proprio risvegliarsi  dal sonno.

Questo libro tratta dell'importanza di accettare una Genesi letterale e prego che esso coinvolga mente e cuore di pastori, laici, studiosi e studenti assieme.

 

CAP. 1: LA CRISTIANITÀ SOTTO ACCUSA

  La società, nel suo insieme, sta diventando sempre più anticristiana. Le verità cristiane assolute - e cioè verità e standards basate sulle Sacre Scritture, che non possono essere modificate - sono oggigiorno sempre meno tollerare. La società è ora invece basata sulla "moralità relativa", cioè: uno può fare ciò che gli pare e piace senza doverne rispondere ad alcuno, finché ciò non arriva a danneggiare gli interessi della maggioranza.

Ora è chiaro che la cristianità non può svilupparsi in ambienti che accettano anche la moralità relativa, in quanto morale cristiana e morale relativa portano ad una visione del mondo totalmente differente. Oggi, purtroppo, molti credenti non colgono la vittoria perché non capiscono la natura della battaglia. È mia convinzione che questo conflitto spirituale sia centrato sul problema delle origini (creazione o evoluzione). Anche se ciò può suonare strano o nuovo alle orecchie del lettore, tale problema è biblicamente e logicamente centrale nella battaglia che ha in palio le anime degli uomini.

Il lettore deve essere conscio del fatto che, discutendo del conflitto creazione/evoluzione, noi parleremo di due credi, cioè di due religioni. Il conflitto non è dunque religione/scienza, come gli evoluzionisti vorrebbero far credere, ma religione/religione.

Il problema creazione/evoluzione (e cioè: è Dio il Creatore?) è il punto cruciale dei problemi della nostra società.

 

CAP. 2: L'EVOLUZIONE È UNA RELIGIONE

  L'evoluzione è fondamentalmente una filosofia religiosa e l'affermazione del gesuita Pierre Teilhard de Chardin: «L'evoluzione è la luce che illumina ogni fatto», è una diretta negazione dell'affermazione di Gesù: «Io sono la luce del mondo» (Giov. 8: 12).

Ciò che non viene mai considerato è che tutte le evidenze che lo scienziato ha sono solo nel presente. La persona media (inclusi molti studenti) non sa che lo scienziato ha solo il presente e non può trattare direttamente col passato. L'evoluzione è un sistema di fede sul passato. Le figure che vediamo nei Musei accanto alle ossa dei fossili non sono altro che le impressioni di qualche artista, create da lui stesso e non ritrovate in qualche scavo.

 

CAP. 3: LA CREAZIONE È UNA RELIGIONE

  Il punto di vista creazionista consiste di una creazione perfetta, corrotta dal peccato e restaurata da Gesù Cristo. Per sommi capi si può dire che:

1- Dio creò in 6 giorni i cieli, la terra e tutto ciò che è in essa, e li creò dal nulla; ogni singola parte è designata a lavorare con tutte le altre in perfetta armonia. Quando Dio completò il suo lavoro di creazione, dichiarò che esso era "molto buono" (Gen. 1:31); la morte non esisteva, e sia gli animali che gli uomini erano vegetariani.

2- Ora noi non viviamo più nel mondo che Dio creò originariamente. Poiché infatti i nostri progenitori posero l'opinione umana al di sopra della Parola di Dio (cosa che succede, d'altronde, ancora oggi), la lotta e la morte entrarono nel mondo e Dio maledì la creazione. Dopo il peccato e la ribellione (la caduta), la terra divenne così piena di violenza e corruzione che Dio distrusse il mondo per mezzo di un diluvio e ricominciò da capo con Noè, la sua famiglia e gli animali dell'arca. I fossili, miliardi di cose morte e seppellite in strati rocciosi affondati nell'acqua dappertutto, sulla terra, ci ricordano il giudizio di Dio sul peccato.

Dobbiamo giudicare ciò che la gente dice sulla base di ciò che la Parola di Dio dice e non viceversa. Oggigiorno troppe persone partono dalle parole dell'uomo e poi giudicano ciò che la Bibbia dice. Né la creazione, né l'evoluzione possono essere scientificamente provate perché, in relazione al passato, niente può essere provato. I fatti sono gli stessi sia per gli evoluzionisti che per i creazionisti, ma la loro interpretazione viene ad essere completamente differente.

 

CAP. 4: LA RADICE DEL PROBLEMA

 L'evoluzione è una religione che permette alle persone di giustificare il fatto di autoprescriversi le regole. Essa è diventata una giustificazione "scientifica" alla continua ribellione dell'uomo contro Dio.

 

CAP. 5: FONDAMENTA CHE SI SBRICIOLANO

  Se si vuole distruggere la Cristianità, allora distruggete le basi stabilite dal libro della Genesi. Ogni dottrina biblica di teologia, infatti, ha la sua base diretta o indiretta nel libro della Genesi.

 

CAP. 6: LA GENESI È IMPORTANTE

  1) Matrimonio. - Nella Genesi leggiamo che Dio creò l'uomo dalla polvere della terra e che dal suo fianco creò la donna. Questa è la base storica del matrimonio; esso deve consistere in una relazione eterosessuale, perché Dio creò un uomo ed una donna (Adamo - Eva) e non un uomo ed un uomo. Per la medesima ragione sappiamo che il comportamento omosessuale è una perversa ed innaturale devianza.

2) Perché i vestiti? - Noi leggiamo nella Genesi che quando Dio creò Adamo ed Eva, essi erano nudi; ma poi il peccato entrò nel mondo e distorse ogni cosa, anche la nudità. Vi è dunque una base morale per il fatto di dover indossare dei vestiti, in conseguenza di ciò che il peccato ha fatto della nudità.

3) Perché legge e moralità? - Dio, l'unico che è buono, ci creò, e perciò è il nostro proprietario; noi siamo pertanto obbligati nei suoi confronti e dobbiamo obbedirgli. Egli ha il diritto di stabilire le regole. La filosofia evoluzionista atea, invece, asserisce: «Non c'è Dio; tutto è il risultato del caso. Morte e lotta per la sopravvivenza sono le regole del gioco, non solo ora, ma anche nel passato e nel futuro». Ora, se ciò è vero, non esiste alcuna base per il "giusto" e lo "sbagliato".

 

CAP. 7: LA MORTE, UNA BENEDIZIONE ED UNA MALEDIZIONE

  Il peccato originale e la sua conseguenza, cioè la morte, sono la base dell'Evangelo. Questo è il motivo della venuta di Gesù ed il tema della Bibbia. L'evoluzione distrugge le fondamenta del Cristianesimo perché afferma: «la morte è ed è sempre stata parte della vita».

Nuovi cieli e nuova terra - Nella Genesi leggiamo che gli animali e l'uomo ebbero il permesso di mangiare solo piante (Gen. 1:29-30); erano dunque vegetariani. Solo dopo il diluvio all'uomo fu detto che poteva mangiare carne (Gen. 9:3). Credere nell'evoluzione significa negare l'esistenza di un Paradiso Universale prima di Adamo, perché l'evoluzionismo implica necessariamente che prima di Adamo ci fosse lotta, crudeltà, brutalità, animali che mangiavano altri animali, morte. Ma credere nell'evoluzione significa negare anche un Paradiso alla fine dei tempi (poiché la Bibbia insegna che il mondo verrà restaurato come era prima).

I Cristiani che accettano l'evoluzione devono accettare, perciò, che l'evoluzione avvenga ancora oggi ed in ogni campo, umanità compresa. Ma Dio dice nella sua Parola che, quando Egli creò ogni cosa, finì il suo lavoro di creazione, ed affermò che "era buono" (Genesi 2: 3; 1: 31), il che è completamente l'opposto di ciò che gli evoluzionisti ci dicono.

Molti teologi liberali hanno dichiarato che l'idea creazionista causa divisione; dicendo ciò essi hanno sicuramente ragione, in quanto la verità divide sempre. Io personalmente penso che, oggigiorno, Gesù non sarebbe accettato in molte chiese "cristiane"; se vi entrasse a predicare, infatti, causerebbe anch'egli troppe divisioni!

 

CAP. 8: I MALI DELL'EVOLUZIONE

  1) Nazismo ed evoluzione - Hitler credette nella lotta come principio darwiniano della vita umana, che spinse i popoli a cercare di dominarsi uno sull'altro; senza lotta essi si indebolirebbero e morirebbero.

2) Razzismo ed evoluzione - alcuni dei primi colonizzatori dell'Australia considerarono gli Aborigeni australiani meno intelligenti dell'uomo bianco, perché gli Aborigeni non erano evoluti come "l'Uomo bianco" nella scala dell'evoluzione. Fu la concezione evoluzionista che convinse gli antropologi che esistevano differenti razze umane poste a differenti livelli di intelligenza e di abilità. Il punto di vista cristiano insegna invece che noi tutti deriviamo dai primi due progenitori e che perciò tutti gli uomini sono uguali.

3) Aborto ed evoluzione - Alcune cliniche dell'aborto americane sono arrivate a dire alle donne ivi ricoverate che "ciò" che esse stavano per abortire era solo un embrione allo stadio pesce dell'evoluzione, e che pertanto l'embrione non deve essere considerato come umano.

Certo, l'aborto esisteva anche prima di Darwin, ma la sua teoria è stata usata per dare all'aborto stesso una facciata di rispettabilità, facilitando così l'enorme aumento a cui oggi assistiamo.

        

CAP. 9: EVANGELIZZAZIONE IN UN MONDO PAGANO

  Predicare l'Evangelo senza il messaggio di Cristo quale Creatore e la successiva entrata del peccato e della morte nella Creazione originale, significa predicare un Evangelo senza fondamenta. In un crescente numero di casi, è chiaro che, prima di poter effettivamente proclamare il messaggio di Cristo, dobbiamo ristabilire il fondamento della Creazione, sopra la quale il resto dell'Evangelo può essere costruito. Io credo che l'evoluzione sia una delle più grandi barriere impedenti alla gente di essere recettive all'Evangelo di Gesù Cristo.

Quando dei nuovi convertiti entrano in una chiesa, dovrebbero venire condotti in uno studio biblico sul libro della Genesi. Essi potrebbero così imparare correttamente ciò che il cristianesimo è e le basi di tutte le dottrine cristiane. Vi sono due cose che stanno distruggendo il Cristianesimo nel mondo occidentale: la teoria dell'evoluzione e la teologia liberale. La teologia liberale è solo l'evoluzione applicata alla Bibbia ed alla nostra fede.

 

CAP. 10: SVEGLIATEVI, PASTORI!

  Gran parte dell'opposizione al ministerio creazionista viene da dentro la chiesa, soprattutto da coloro che si sono compromessi con l'evoluzione e la teologia liberale.

Uno dei gravi problemi che abbiamo nel Cristianesimo del mondo occidentale è che molti teologi e Scuole bibliche producono ministri di culto a cui è stato insegnato di mettere in questione le Scritture piuttosto che di accettarle. Come si accetta l'evoluzione, relegando la Genesi nel mito e nell'allegoria, si comincia a mettere in questione il resto delle Scritture. Un rigetto del fondamento di tutte le dottrine contenute nel libro della Genesi, conduce logicamente al rifiuto dell'intera Bibbia, la teologia liberale diventa così rampante.

Ricordiamoci che, oggigiorno, in molte denominazioni, vi è una reale controversia e molte discussioni intorno all'inerranza della Bibbia. L'accettazione letterale degli eventi della Genesi è fondamentale per la questione dell'inerranza biblica.

 

CAP. 11: CREAZIONE, DILUVIO E FUOCO A VENIRE.

  Secondo la profezia di 2 Pietro 3:5, gli uomini vogliono ignorare (cioè rifiutare di credere) tre cose:

a) che Dio Creò il mondo, il quale all'inizio era ricoperto dall'acqua (il che significa che nel principio esso era freddo, e non  un globo in ebollizione come insegnano gli evoluzionisti);

b) che Dio giudicò una volta il mondo con un globale e cataclismatico diluvio;

c) che Dio giudicherà il mondo una seconda volta e ciò avverrà col fuoco.

Il peccato di Adamo consistette in una ribellione contro l'autorità di Dio. E anche oggi gli uomini sono, dappertutto, in aperta ribellione contro Dio; ammettere, infatti, che la Bibbia è vera, vorrebbe dire ammettere il proprio peccato, la propria natura ribelle, la necessità di nascere di nuovo, lavati nel sangue di Cristo.