LA
MENZOGNA DELL'EVOLUZIONE
Dopo
una breve nota sull'autore ed una presentazione del libro, riassumiamo
telegraficamente il contenuto dei vari capitoli.
1.
NOTE SULL'AUTORE
Pur restando attivamente impegnato nelle attività creazioniste in Australia, al momento della pubblicazione di questo libro è entrato a far parte a tempo pieno del personale addetto all'istruzione scientifica nell'Istituto per le Ricerche Creazioniste in California; ciò lo porta a svolgere compiti di conferenziere, scrittore, ricercatore ed insegnante nel campo del creazionismo biblico e scientifico.
Il libro è scritto soprattutto per chi alla teoria creazionista crede già, e gli fornisce molte buone riflessioni sull'assoluta necessità di non accettare compromessi (tipo l'evoluzione teistica, e cioè l'evoluzione sì, ma sotto il controllo di Dio).
Quando mi resi conto che v'erano facili risposte al dilemma creazione/evoluzione, sentii come un peso da parte del Signore di condividere queste informazioni con altri. E non riuscivo d'altra parte a capire perché la Chiesa non aveva informato i fedeli di questi argomenti che avevano davvero aiutato la mia fede nelle Scritture a riprendersi.
La comprensione del carattere fondamentale del libro della Genesi per ogni dottrina cristiana, fu un vero e proprio risvegliarsi dal sonno.
Questo libro tratta dell'importanza di accettare una Genesi letterale e prego che esso coinvolga mente e cuore di pastori, laici, studiosi e studenti assieme.
CAP. 1: LA CRISTIANITÀ SOTTO ACCUSA
Ora è chiaro che la cristianità non può svilupparsi in ambienti che accettano anche la moralità relativa, in quanto morale cristiana e morale relativa portano ad una visione del mondo totalmente differente. Oggi, purtroppo, molti credenti non colgono la vittoria perché non capiscono la natura della battaglia. È mia convinzione che questo conflitto spirituale sia centrato sul problema delle origini (creazione o evoluzione). Anche se ciò può suonare strano o nuovo alle orecchie del lettore, tale problema è biblicamente e logicamente centrale nella battaglia che ha in palio le anime degli uomini.
Il lettore deve essere conscio del fatto che, discutendo del conflitto creazione/evoluzione, noi parleremo di due credi, cioè di due religioni. Il conflitto non è dunque religione/scienza, come gli evoluzionisti vorrebbero far credere, ma religione/religione.
Il problema creazione/evoluzione (e cioè: è Dio il Creatore?) è il punto cruciale dei problemi della nostra società.
CAP. 2: L'EVOLUZIONE È UNA RELIGIONE
Ciò che non viene mai considerato è che tutte le evidenze che lo scienziato ha sono solo nel presente. La persona media (inclusi molti studenti) non sa che lo scienziato ha solo il presente e non può trattare direttamente col passato. L'evoluzione è un sistema di fede sul passato. Le figure che vediamo nei Musei accanto alle ossa dei fossili non sono altro che le impressioni di qualche artista, create da lui stesso e non ritrovate in qualche scavo.
CAP. 3: LA CREAZIONE È UNA RELIGIONE
1- Dio creò in 6 giorni i cieli, la terra e tutto ciò che è in essa, e li creò dal nulla; ogni singola parte è designata a lavorare con tutte le altre in perfetta armonia. Quando Dio completò il suo lavoro di creazione, dichiarò che esso era "molto buono" (Gen. 1:31); la morte non esisteva, e sia gli animali che gli uomini erano vegetariani.
2- Ora noi non viviamo più nel mondo che Dio creò originariamente. Poiché infatti i nostri progenitori posero l'opinione umana al di sopra della Parola di Dio (cosa che succede, d'altronde, ancora oggi), la lotta e la morte entrarono nel mondo e Dio maledì la creazione. Dopo il peccato e la ribellione (la caduta), la terra divenne così piena di violenza e corruzione che Dio distrusse il mondo per mezzo di un diluvio e ricominciò da capo con Noè, la sua famiglia e gli animali dell'arca. I fossili, miliardi di cose morte e seppellite in strati rocciosi affondati nell'acqua dappertutto, sulla terra, ci ricordano il giudizio di Dio sul peccato.
Dobbiamo giudicare ciò che la gente dice sulla base di ciò che la Parola di Dio dice e non viceversa. Oggigiorno troppe persone partono dalle parole dell'uomo e poi giudicano ciò che la Bibbia dice. Né la creazione, né l'evoluzione possono essere scientificamente provate perché, in relazione al passato, niente può essere provato. I fatti sono gli stessi sia per gli evoluzionisti che per i creazionisti, ma la loro interpretazione viene ad essere completamente differente.
CAP. 4: LA RADICE DEL PROBLEMA
L'evoluzione è una religione che permette alle persone di giustificare il fatto di autoprescriversi le regole. Essa è diventata una giustificazione "scientifica" alla continua ribellione dell'uomo contro Dio.
CAP. 5: FONDAMENTA CHE SI SBRICIOLANO
CAP. 6: LA GENESI È IMPORTANTE
2) Perché i vestiti? - Noi leggiamo nella Genesi che quando Dio creò Adamo ed Eva, essi erano nudi; ma poi il peccato entrò nel mondo e distorse ogni cosa, anche la nudità. Vi è dunque una base morale per il fatto di dover indossare dei vestiti, in conseguenza di ciò che il peccato ha fatto della nudità.
3) Perché legge e moralità? - Dio, l'unico che è buono, ci creò, e perciò è il nostro proprietario; noi siamo pertanto obbligati nei suoi confronti e dobbiamo obbedirgli. Egli ha il diritto di stabilire le regole. La filosofia evoluzionista atea, invece, asserisce: «Non c'è Dio; tutto è il risultato del caso. Morte e lotta per la sopravvivenza sono le regole del gioco, non solo ora, ma anche nel passato e nel futuro». Ora, se ciò è vero, non esiste alcuna base per il "giusto" e lo "sbagliato".
CAP. 7: LA MORTE, UNA BENEDIZIONE ED UNA MALEDIZIONE
Nuovi cieli e nuova terra - Nella Genesi leggiamo che gli animali e l'uomo ebbero il permesso di mangiare solo piante (Gen. 1:29-30); erano dunque vegetariani. Solo dopo il diluvio all'uomo fu detto che poteva mangiare carne (Gen. 9:3). Credere nell'evoluzione significa negare l'esistenza di un Paradiso Universale prima di Adamo, perché l'evoluzionismo implica necessariamente che prima di Adamo ci fosse lotta, crudeltà, brutalità, animali che mangiavano altri animali, morte. Ma credere nell'evoluzione significa negare anche un Paradiso alla fine dei tempi (poiché la Bibbia insegna che il mondo verrà restaurato come era prima).
I Cristiani che accettano l'evoluzione devono accettare, perciò, che l'evoluzione avvenga ancora oggi ed in ogni campo, umanità compresa. Ma Dio dice nella sua Parola che, quando Egli creò ogni cosa, finì il suo lavoro di creazione, ed affermò che "era buono" (Genesi 2: 3; 1: 31), il che è completamente l'opposto di ciò che gli evoluzionisti ci dicono.
Molti teologi liberali hanno dichiarato che l'idea creazionista causa divisione; dicendo ciò essi hanno sicuramente ragione, in quanto la verità divide sempre. Io personalmente penso che, oggigiorno, Gesù non sarebbe accettato in molte chiese "cristiane"; se vi entrasse a predicare, infatti, causerebbe anch'egli troppe divisioni!
CAP. 8: I MALI DELL'EVOLUZIONE
2) Razzismo ed evoluzione - alcuni dei primi colonizzatori dell'Australia considerarono gli Aborigeni australiani meno intelligenti dell'uomo bianco, perché gli Aborigeni non erano evoluti come "l'Uomo bianco" nella scala dell'evoluzione. Fu la concezione evoluzionista che convinse gli antropologi che esistevano differenti razze umane poste a differenti livelli di intelligenza e di abilità. Il punto di vista cristiano insegna invece che noi tutti deriviamo dai primi due progenitori e che perciò tutti gli uomini sono uguali.
3) Aborto ed evoluzione - Alcune cliniche dell'aborto americane sono arrivate a dire alle donne ivi ricoverate che "ciò" che esse stavano per abortire era solo un embrione allo stadio pesce dell'evoluzione, e che pertanto l'embrione non deve essere considerato come umano.
Certo, l'aborto esisteva anche prima di Darwin, ma la sua teoria è stata usata per dare all'aborto stesso una facciata di rispettabilità, facilitando così l'enorme aumento a cui oggi assistiamo.
CAP. 9: EVANGELIZZAZIONE IN UN MONDO PAGANO
Quando dei nuovi convertiti entrano in una chiesa, dovrebbero venire condotti in uno studio biblico sul libro della Genesi. Essi potrebbero così imparare correttamente ciò che il cristianesimo è e le basi di tutte le dottrine cristiane. Vi sono due cose che stanno distruggendo il Cristianesimo nel mondo occidentale: la teoria dell'evoluzione e la teologia liberale. La teologia liberale è solo l'evoluzione applicata alla Bibbia ed alla nostra fede.
CAP. 10: SVEGLIATEVI, PASTORI!
Uno dei gravi problemi che abbiamo nel Cristianesimo del mondo occidentale è che molti teologi e Scuole bibliche producono ministri di culto a cui è stato insegnato di mettere in questione le Scritture piuttosto che di accettarle. Come si accetta l'evoluzione, relegando la Genesi nel mito e nell'allegoria, si comincia a mettere in questione il resto delle Scritture. Un rigetto del fondamento di tutte le dottrine contenute nel libro della Genesi, conduce logicamente al rifiuto dell'intera Bibbia, la teologia liberale diventa così rampante.
Ricordiamoci che, oggigiorno, in molte denominazioni, vi è una reale controversia e molte discussioni intorno all'inerranza della Bibbia. L'accettazione letterale degli eventi della Genesi è fondamentale per la questione dell'inerranza biblica.
CAP. 11: CREAZIONE, DILUVIO E FUOCO A VENIRE.
a) che Dio Creò il mondo, il quale all'inizio era ricoperto dall'acqua (il che significa che nel principio esso era freddo, e non un globo in ebollizione come insegnano gli evoluzionisti);
b) che Dio giudicò una volta il mondo con un globale e cataclismatico diluvio;
c) che Dio giudicherà il mondo una seconda volta e ciò avverrà col fuoco.
Il peccato di Adamo consistette in una ribellione contro l'autorità di Dio. E anche oggi gli uomini sono, dappertutto, in aperta ribellione contro Dio; ammettere, infatti, che la Bibbia è vera, vorrebbe dire ammettere il proprio peccato, la propria natura ribelle, la necessità di nascere di nuovo, lavati nel sangue di Cristo.